Periodico d’informazione tecnica - marzo 2016 n° 5

www.rdz.it

IN QUESTO NUMERO:

FOCUS “Un nuovo modello energetico per gli edifici del futuro” – “Impianti a pavimento radiante per le ristrutturazioni: Sistema Fiber 18” – CASE HISTORY

“b!klimax di RDZ: comfort internazionale a 5 stelle” - NOVITA’ “Sistemi di termoregolazione. La tecnologia che genera benessere” – “Nuove unità di

trattamento dell’aria RDZ. Rinnovo dell’aria con deumidificazione senza spreco di energia” – “Sistema di distribuzione dell’aria ModulAir” – NOVITA’

“Pompe di calore RDZ” – “Speciale Ristrutturazione”.

Stiamo uscendo da un inverno,

invero anche mite, che è risultato

essere l’inverno più secco della

Storia. E avevamo appena scoperto

che l’anno 2015

è stato l’anno più

caldo mai rilevato. Il precedente

dato storico risaliva nientemeno

che... all’anno 2014, cioè l’anno

precedente. Ora si parla di

rischio siccità: sono mancate

le precipitazioni nevose, sono

a rischio le scorte di acqua nei

bacini idrogeologici e l’agricoltura

nell’anno 2016 subirà dei danni

importanti. E’ evidente che il

mutamento del clima è pienamente

in atto e che le temperature medie

stanno aumentando in maniera

preoccupante.

L’attuale pensiero scientifico

ritiene che il fenomeno del

surriscaldamento globale sia

di origine antropica, ossia ne

attribuisce le cause alle attività

dell’uomo, prima fra tutti

l’emissione in atmosfera di

crescenti quantità di gas serra.

L’inquinamento atmosferico è

infatti dovuto principalmente alla

continua e crescente combustione

di fonti fossili a scopo energetico,

alla deforestazione tropicale,

all’agricoltura industrializzata e

all’estensione della zootecnia.

Un nuovo modello

energetico

per gli

edifici del futuro

In questo scenario, si rende maggiormente

comprensibile il quadro normativo dettato dal

protocollo di Kyoto dell’ormai lontano 1997, che

in Europa si traduce nel “Pacchetto Clima 20-20-

20”: aumento del 20% nell’efficienza energetica,

riduzione del 20% delle emissioni di gas serra,

aumento del 20% della quota di energie rinnovabili;

obiettivi da raggiungere entro l’anno 2020.

La questione ci riguarda molto da vicino. Abbiamo

la consapevolezza che è necessario abbattere

drasticamente le emissioni inquinanti, nella

fattispecie le emissioni climalteranti puntando a

ridurre l’effetto serra, ma per fare questo occorre

ridisegnare il “modello energetico” fino ad

ora utilizzato. Un ampio ricorso all’utilizzo

delle energie alternative si pone come non più

rinviabile e lo studio di soluzioni atte ad abbattere

i fabbisogni energetici del pianeta si profila come

drammaticamente urgente.

È accertato che una parte rilevante dell’energia

(circa il 35%) consumata dalla popolazione del

mondo occidentale è relativa agli edifici; a questa

quota si aggiunge quella necessaria al mondo

industriale e quella (significativa) utilizzata per

i trasporti. In tutte queste aree servono pertanto

azioni concrete ed urgenti, che nel settore delle

costruzioni si sono concretizzate in una serie di

provvedimenti legislativi, a partire dal D.Lgs

192/2005 come recepimento delle Direttive

Europee. In particolare, al fine di rendere gli

edifici molto meno energivori, è in corso un

ripensamento della prassi costruttiva che coinvolge

la fase di realizzazione delle strutture (partendo

dalla scelta dei materiali da utilizzare), la durata di

vita degli edifici e i dispendi energetici necessari

alla loro dismissione. Negli ultimi anni, passando

per diversi stadi intermedi, è stato introdotto

il concetto di “Certificazione Energetica degli

edifici”, ossia una sorta di “bollino di qualità” atto

a stabilire le prestazioni energetiche di un sistema

edificio/impianto. L’iter trascorso è stato parecchio

accidentato (ACE, APE, ecc.), ma finalmente, con

il D.M. 26 Giugno 2015, si è arrivati alla soluzione

definitiva.

La novità: il D.M. 26 Giugno 2015

Questo Decreto Ministeriale, entrato in vigore

il 1° ottobre 2015, costituisce un passaggio

importantissimo nel processo di razionalizzazione

dell’uso dell’energia primaria a servizio degli

edifici.

In esso, in particolare, si forniscono le prescrizioni

per i consumi energetici relativi a:

• Riscaldamento invernale

• Raffrescamento estivo

• Ventilazione

• Produzione di acqua calda sanitaria

In sintesi, i punti chiave della norma, sono:

1. Introduzione del concetto “edificio di rife-

rimento”

2. Spinta verso l’uso di energia ottenuta da fonti

rinnovabili (FER, Fonti di Energia Rinnovabile)

3. Concretizzazione degli nZEB (near Zero Energy

Building, cioè edifici a consumo energetico “quasi

zero”)

4. Definizione della Certificazione Energetica (nuovo

modello di APE, Attestato di Prestazione Energetica).

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