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Corpo e coperchio
Ghisa malleabile GGG40 con
rivestimento integrale epossidico
150 μ
Guida asta nel coperchio
Bronzo autolubrificante
Particolari interni
Acciaio AISI (316, 303, 302)
Piattelli membrana o ghisa
GGG25 (DN 200-600) con
rivestimento integrale epossidico
Acciaio ASTM AA 36 (DN 50-150)
Guarnizione otturatore
e membrana
Gomma nitrilica BUNA N 70 Sh
Corpo e coperchio dispositivo pilota
Bronzo nichelato
Tubi e raccordi circuito pilota
Ottone nichelato
Pressione differenziale minima
operativa
0.25 bar (molla standard)
0.50 bar (molla rinforzata)
Temperatura massima d’esercizio
70 °C
EU900
1 Attacco di uscita verso la camera di controllo
2 Taratura della velocità di chiusura
3 Taratura della velocità di apertura
4 Attacco di uscita verso il pilota
5 Taratura del gradiente di reazione agli scostamenti
6 Attacco di ingresso della presa a monte
7 Posizionamento del lucchetto di blocco piastrina
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Fig. 4
Le valvole autoazionate di regolazione automatica sono destinate al controllo del flusso d’acqua nelle
condotte idriche: Acquedotti, irrigazione, antincendio, impianti di processo, ecc.
Le funzioni principali svolte dalla valvola, anche combinate tra loro, sono le seguenti:
- Intercettazione - ritegno - riduzione, stabilizzazione della pressione
- sfioro, sovrapressione - sostegno della pressione
- controllo di livello - regolazione della portata.
I modelli più evoluti sono equipaggiati da una unità di regolazione centrale (EU900), costruita in acciaio
inox AISI 303, che permette lo svolgersi dell’azione regolante nel modo desiderato tarando sia le velocità
di apertura e chiusura del flusso, sia il gradiente di reazione agli scostamenti. I dispositivi pilota
determinano invece il tipo di funzione e permettono di fissare il set-point del parametro sotto controllo.
Tutte le valvole sono dotate di indicatore visivo della posizione dell’asta otturatore.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Le valvole autoazionate della Serie EU100 sono costituite da un
corpo principale Fig 1 a globo a due vie, la cui sezione di passaggio
è regolata da un otturatore profilato azionato dall’energia fornita dallo
stesso fluido sotto controllo mediante una membrana interposta tra
corpo e coperchio a formare la camera di manovra.
Il circuito idraulico di regolazione percorso da una piccola
quantità del fluido, mette in comunicazione tra loro:
- la presa a monte con pressione generalmente più alta
- la presa a valle con pressione generalmente più bassa
- la presa della camera di manovra con pressione intermedia regolata
Sull’uscita della presa a monte, e prima della comunicazione con la
camera di manovra, è posta una strozzatura regolabile.
Sull’ingresso della presa a valle è posto il dispositivo pilota.
Il dispositivo pilota completamente aperto Fig 2 permette lo scarico
diretto del fluido operante proveniente dalla presa a monte; questo
genera una caduta di pressione dovuta alla strozzatura e determina
un basso livello di pressione nella camera di manovra ed il suo
svuotamento.
L’otturatore della valvola compie l’intera alzata di
apertura spinto dal flusso sotto controllo. Il dispositivo pilota
completamente chiuso Fig 3 porta ad avere nella camera di manovra
il medesimo alto livello di pressione presente a monte (la strozzatura
con portata nulla non provoca cadute) e determina l’intercettazione
del flusso sotto controllo.
Il dispositivo pilota in posizione intermedia Fig 4 consente uno
scarico parziale del fluido operante proveniente dalla presa a monte;
questo genera una proporzionale caduta di pressione dovuta alla
strozzatura e determina, nella camera di manovra, un livello
intermedio di pressione e del suo volume. L’otturatore della valvola
modula quindi l’alzata dell’otturatore (in apertura o in chiusura)
garantendo i livelli di flusso o di pressione desiderate.