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- non provocano aumento di CO
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nell’atmosfera, perché si può
considerare che la quantità di gas che
emettono durante la loro combustione
è pari a quella assorbita durante la
fotosintesi.
Watts Industries è un partner affidabile
per la fornitura di componentistica in
sistemi che utilizzano caldaie a
biomassa solida (caldaie a legna, a
pellets o a cippato) quali: moduli di
pompaggio compatti premontati ed
opportunamente coibentati
Serie FlowBox KLS che collegano il
sistema di riscaldamento/bollitore al
generatore, valvole di sicurezza termico
Serie STS con sonda ad immersione,
regolatori di tiraggio Airstop Serie RT,
valvole termostatiche miscelatrici Serie
MMV-C (campo di lavoro 30-65°C) e
centraline elettroniche di controllo e
regolazione.
La biomassa utilizzabile ai fini energetici
consiste in tutti quei materiali organici,
prevalentemente di origine vegetale
spontanea (legna da ardere, residui
da coltivazioni o forestali) che possono
essere trasformati in combustibili
solidi, liquidi o gassosi mediante
processi opportuni di trasformazione
strutturale della parte organica.
A seconda del tipo e compo-
sizione può essere bruciata
per fornire calore, convertita in
combustibile (metano, etanolo,
biodiesel ...) o usata per la
generazione di energia elettrica.
I vantaggi dell’uso della
biomassa sono intuitivamente
comprensibili:
- si possono considerare risorse
rinnovabili (purchè impiegate
ad un ritmo non superiore al
rinnovamento biologico)
- sono esenti da zolfo e quindi non
provocano formazioni di ossidi di zolfo
nella combustione, agenti tossici
responsabili delle piogge acide
Questa forma di energia si trova
dispersa nella crosta terrestre ed è
parzialmente estraibile mediante
circolazione naturale o artificiale di fluidi.
La fonte geotermica è presente in tutte
le regioni del pianeta seppure in misura
diversa.
Vari fattori regolano l’andamento della
temperatura nel sottosuolo:
fino ad una profondità di 30 m la
temperatura risente degli effetti
meteorologici e stagionali di
superficie, a profondità
maggiori la temperatura aumenta
mediamente di 1°C ogni 30 m.
Il gradiente geotermico è
quindi di 3,3 °C ogni 100 m.
Il riscontro o meno di questo
gradiente è ovviamente legato
alla località di riferimento.
Per ricavare calore dal terreno si
utilizzano pompe di calore abbinate a
sonde geotermiche di profondità o a
reti di tubazioni posate orizzontalmente
a circa 1,5m sotto il livello del suolo su
aree libere di grande estensione.
L’utilizzo di questa fonte di calore
endogena rappresenta una quota
importante nella produzione di energia
elettrica, ma si vanno diffondendo
anche applicazioni termiche, diverse a
seconda della temperatura del fluido
disponibile (riscaldamento di ambienti,
di piscine, bagni termali, serre, per
alimentazione reti teleriscaldamento,
raffrescamento di ambienti con impianti
frigoriferi ad assorbimento, calore di
processo per l’industria).
Nei sistemi di riscaldamento
geotermico, la pompa di calore estrae il
calore dal terreno e lo convoglia verso
il circuito di riscaldamento; in estate,
il procedimento è inverso, il calore è
sottratto agli ambienti interni e rilasciato
nel terreno.