comp. e sistemi per impianti di riscald. a biomassa e geotermici

Componenti per impianti di riscaldamento a biomassa

Componenti per impianti di riscaldamento geotermico

3

4

5

6

7

8

9

10

11

12

83

- non provocano aumento di CO

2

nell’atmosfera, perché si può

considerare che la quantità di gas che

emettono durante la loro combustione

è pari a quella assorbita durante la

fotosintesi.

Watts Industries è un partner affidabile

per la fornitura di componentistica in

sistemi che utilizzano caldaie a

biomassa solida (caldaie a legna, a

pellets o a cippato) quali: moduli di

pompaggio compatti premontati ed

opportunamente coibentati

Serie FlowBox KLS che collegano il

sistema di riscaldamento/bollitore al

generatore, valvole di sicurezza termico

Serie STS con sonda ad immersione,

regolatori di tiraggio Airstop Serie RT,

valvole termostatiche miscelatrici Serie

MMV-C (campo di lavoro 30-65°C) e

centraline elettroniche di controllo e

regolazione.

La biomassa utilizzabile ai fini energetici

consiste in tutti quei materiali organici,

prevalentemente di origine vegetale

spontanea (legna da ardere, residui

da coltivazioni o forestali) che possono

essere trasformati in combustibili

solidi, liquidi o gassosi mediante

processi opportuni di trasformazione

strutturale della parte organica.

A seconda del tipo e compo-

sizione può essere bruciata

per fornire calore, convertita in

combustibile (metano, etanolo,

biodiesel ...) o usata per la

generazione di energia elettrica.

I vantaggi dell’uso della

biomassa sono intuitivamente

comprensibili:

- si possono considerare risorse

rinnovabili (purchè impiegate

ad un ritmo non superiore al

rinnovamento biologico)

- sono esenti da zolfo e quindi non

provocano formazioni di ossidi di zolfo

nella combustione, agenti tossici

responsabili delle piogge acide

2.2

Questa forma di energia si trova

dispersa nella crosta terrestre ed è

parzialmente estraibile mediante

circolazione naturale o artificiale di fluidi.

La fonte geotermica è presente in tutte

le regioni del pianeta seppure in misura

diversa.

Vari fattori regolano l’andamento della

temperatura nel sottosuolo:

fino ad una profondità di 30 m la

temperatura risente degli effetti

meteorologici e stagionali di

superficie, a profondità

maggiori la temperatura aumenta

mediamente di 1°C ogni 30 m.

Il gradiente geotermico è

quindi di 3,3 °C ogni 100 m.

Il riscontro o meno di questo

gradiente è ovviamente legato

alla località di riferimento.

Per ricavare calore dal terreno si

utilizzano pompe di calore abbinate a

sonde geotermiche di profondità o a

reti di tubazioni posate orizzontalmente

a circa 1,5m sotto il livello del suolo su

aree libere di grande estensione.

L’utilizzo di questa fonte di calore

endogena rappresenta una quota

importante nella produzione di energia

elettrica, ma si vanno diffondendo

anche applicazioni termiche, diverse a

seconda della temperatura del fluido

disponibile (riscaldamento di ambienti,

di piscine, bagni termali, serre, per

alimentazione reti teleriscaldamento,

raffrescamento di ambienti con impianti

frigoriferi ad assorbimento, calore di

processo per l’industria).

Nei sistemi di riscaldamento

geotermico, la pompa di calore estrae il

calore dal terreno e lo convoglia verso

il circuito di riscaldamento; in estate,

il procedimento è inverso, il calore è

sottratto agli ambienti interni e rilasciato

nel terreno.