Condizionanti - Sigillanti
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dynergy offre una soluzione a tutti i problemi legati al trat-
tamento dell’acqua negli impianti.
I prodotti proposti sono suddivisi in tre grandi famiglie,
ognuna con le proprie specificità:
- SiGillanti che comprende una serie di preparati in grado
di sigillare, in modo definitivo, la maggior parte delle perdi-
te che si verificano negli impianti di riscaldamento, sanitari,
solari, nelle tubazioni di scarico e nelle reti di distribuzione
di gas metano;
- pulitori costituiti da composti chimici appositamente
studiati per rimuovere efficacemente le incrostazioni o le
formazioni batteriche che si annidano all’interno dei sistemi
impiantistici;
- protettiVi che rappresentano una gamma di prodotti da
inserire all’interno dell’impianto, al
fine di mantenere nel
tempo le condizioni di efficienza e di pulizia.
Quali sono le principali problematiche riscontrabili in un im-
pianto idraulico?
Si possono verificare molteplici problemi che compromet-
tono seriamente l’efficienza degli impianti, creando perdite
energetiche notevoli o che possono variare in funzione dei
materiali utilizzati, dell’età dell’impianto, del tipo di fluido
convogliato e di altri fattori a volte sconosciuti. Possiamo
però ricondurre le problematiche a tre principali tipologie:
incroStazioni, corroSioni, creScite batteriche.
come si formano le incrostazioni?
A contatto con acqua i componenti ferrosi sviluppano ma-
gnetite che crea una patina su tutte le superfici dell’impian-
to. La magnetite che non si deposita continua a circolare
nell’impianto agendo come un abrasivo e aumentando ulte-
riormente la quantità dei sedimenti in circolazione.
Nei periodi di riposo dell’im-
pianto le particelle si depo-
sitano sul fondo dei radia-
tori, nelle tubazioni e negli
altri componenti formando
un sedimento che si solidifi-
ca. Questo provoca malfun-
zionamenti e notevoli perdite energetiche dal momento che
riduce lo scambio ottimale del calore. Con la riaccensione
dell’impianto solamente una parte di questi sedimenti si di-
luisce nuovamente con l’acqua. La parte indurita fa corrode-
re gli elementi sui quali si è depositata poichè nel sedimento
solidificato resta racchiusa anche una parte di ossigeno. Un
impianto incrostato porta ad un incremento dei consumi di
circa il 10% e ad una riduzione della vita dei singoli compo-
nenti impiantistici di circa il 30%. Per rimuovere le incrosta-
zioni presenti è necessario utilizzare specifici prodotti a pH
acido differenti a seconda del tipo di impianto e del tipo di
incrostazione presente.
perché troviamo della corrosione negli impianti?
Negli impianti di
presenti diversi
li (acciaio, rame,
acciaio inox, ghisa, ottone e
materiali sintetici). Ogni ma-
teriale ha una valenza chi-
mica diversa (tensione elet-
trochimica): ad esempio il
rame +0,34V, l’acciaio -0,44V, l’alluminio -1,67V. Se l’acqua
nell’impianto ha un valore pH neutro o comunque al di sot-
to di 8 e contiene ossigeno disciolto nella misura ordinaria
di 0,1 mg/l, i componenti dell’impianto producono idrossido
(fino a 3,6 g ogni 3 giorni) causato dal naturale fenomeno
dell’elettrolisi.
L’idrossido agisce sulle tubazioni dei diversi materiali cor-
rodendo quello meno nobile a vantaggio di quello più nobi-
le. Il risultato è che con il passare del tempo si formeranno
prima cavilli poi veri e propri fori sulle tubazioni o sugli
altri componenti dell’impianto (serbatoi, scambiatori, ecc.).
Per proteggere gli impianti dalla corrosione è necessario ad-
dittivare l’acqua con specifici prodotti protettivi ed inibitori
che impediscano all’idrossido di aggredire le superfici dei
componenti presenti.
la crescita batterica
Negli impianti a bassa tem-
peratura (radianti) si mani-
festa un ulteriore problema
favorito dalle basse tempe-
rature d’esercizio: la cresci-
ta batterica. Questa si può
presentare anche in tubi con
barriera d’ossigeno quando l’acqua non è trattata con biocida
e nell’acqua è presente ossigeno in misura superiore a 0,02
mg/l. La presenza di batteri e alghe all’interno delle tubazio-
ni radianti rallenta la circolazione dell’acqua e in alcuni casi
la interrompe totalmente. Per ovviare a questi inconvenienti
è necessario trattare l’acqua dell’impianto con un inibitore
di corrosione che contenga anche alghicidi e biocidi. Negli
impianti fortemente contaminati invece occorre eseguire un
lavaggio con uno specifico prodotto pulitore a base di com-
posti organici.
.....e gli impianti solari?
L’acqua degli impianti solari deve essere trattata per due
motivi: la protezione dal gelo e la protezione da fenomeni
corrosivi come quelli che si verificano negli impianti di ri-
scaldamento. Occorre pertanto che l’anticongelante sia do-
tato di un pacchetto di inibitori della corrosione. Nel caso
di impianti esistenti con anticongelanti degradati (visibili
dall’inconfondibile colore marrone scuro e odore acre) è ne-
cessario un lavaggio con un prodotto specifico a formulazio-
ne basica (non acida come per gli impianti di riscaldamento)
in grado di rimuovere tutte le incrostazioni.
oggi sono
materia-
alluminio,