CENNI GENERALI SULLA VENTILAZIONE E AERAZIONE DEI LOCALI
LA COMBUSTIONE
Una buona combustione necessita di una precisa quantità di ossigeno contenuto nell’aria per evitare la formazione di Monossido
di Carbonio: è dunque obbligatorio, per prevenire incidenti mortali provocati dal cattivo funzionamento degli apparecchi o dalla
mancanza di ossigeno, far si che nei locali in cui sono installati apparecchi a fiamma libera affluisca la giusta quantità di aria.
VENTILAZIONE
Per ventilazione, nello specifico caso,
si intende l’afflusso di aria necessario
alla buona combustione degli
apparecchi a fiamma libera. La
ventilazione naturale è l’effetto camino
comunemente chiamato ”tiraggio”.
AERAZIONE
L’aerazione è il ricambio d’aria
necessario a un veloce smaltimento dei
prodotti della combustione e a impedire
la formazione di gas incombusti.
PASSAGGIO ARIA - PASS AIR
Il passaggio aria espresso in cm2 è la superfice libera di un tubo (foro), di una
griglia o di una combinazione di questi.
Il passaggio aria di un tubo (foro) si misura facilmente calcolando l’area della
sezione interna.
Il passaggio aria di una griglia invece varia col variare di diversi fattori come la
geometria e l’inclinazione delle alette, la presenza di rete antinsetti, la distanza
tra alette rete e tubo.
Una griglia con passaggio aria ottimale deve avere la rete leggermente distanziata
dalle alette e dal tubo.
L’aria potrà così transitare su tutta la superficie del tubo, poi su quella della
eventuale rete e infine su quella della griglia o viceversa.
Valendo il principio “dell’imbuto”, il passaggio aria minore tra tubo, eventuale rete
e griglia sarà quello reale.
PORTATA D’ARIA
La portata d’aria espressa in m3/h indica la
quantità di aria (volume) che transita attraverso
un tubo (foro), una griglia o un aspiratore
nell’unità di tempo (h)
La portata QV dipende:
• dalla sezione di passaggio (cm2) S
• dalla velocità dell’aria (m/s) V*
Secondo la formula:
QV=0.36xVxS= (m3/h)
* Per la ventilazione naturale si presume V=1m/sec
LEGGI E NORME TECNICHE VIGENTI
L’utilizzo dei gas combustibili in Italia é regolato dalle seguenti leggi:
1. Legge 6 dicembre 1971 n. 1083 "Norma per la sicurezza dell'impiego del gas combustibile";
2. D.M. 22-1-2015 n. 37 (che sostituisce la Legge 5 marzo 1990, n. 46 e Legge 9 gennaio 1991, n. 10)
Queste leggi prevedono che gli Impianti siano realizzati secondo "regola di buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza" (Regola dell’arte)
ed indicano nelle norme CEI ed UNI (UNI CIG per il gas) gli strumenti adeguati per conseguire l’obiettivo.
In particolare gli impianti a gas, per usi domestici e similari, alimentati da rete di distribuzione devono essere realizzati nel rispetto della seguente
norma:
La UNI 7129 è la principale norma di riferimento per la sicurezza degli impianti domestici alimentati a gas naturale e GPL distribuiti
a mezzo di reti. La norma è suddivisa in 5 parti principali:
UNI 7129-1:2015
“Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione e installazione e messa a servizo
- Parte 1: Impianto interno”
UNI 7129-2:2015
“Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e messa a servizio
- Parte 2: Installazione degli apparecchi di utilizzazione, ventilazione e aerazione dei locali di installazione”
UNI 7129-3:2015
“Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e messa a servizio
- Parte 3: Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione”
UNI 7129-4:2015
“Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e messa a servizio
- Parte 4: Messa in servizio degli impianti/apparecchi”
UNI 7129-5:2015
“Impianti a gas per uso domestico e similare alimentati da rete di distribuzione – Progettazione, installazione e messa a servizio
- Parte 5: Sistemi per lo scarico delle condense”
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