rio della Legionella può colonizzare sia i bollitori che

le reti di distribuzione e di ricircolo.

› Filtrazione al punto di utilizzo

La microfiltrazione consente la rimozione di Legio-

nella dall’acqua in uscita al punto di utilizzo median-

te l’impiego di una barriera meccanica (0,2 μm). È un

sistema di trattamento localizzato, facile da instal-

lare.

› Irraggiamento UV

I raggi UV sono in grado di inattivare i batteri dime-

rizzando la timina presente nel DNA in modo da

ostacolarne la replicazione. È un metodo alterna-

tivo di disinfezione efficace in prossimità del punto

di applicazione. Non avendo effetto residuo, non è

adeguato, come unica modalità, al trattamento di un

intero edificio dal momento che Legionella persiste

nel biofilm, nei punti morti e nelle sezioni stagnanti

dell’impianto.

Vantaggi: L’apparecchio viene facilmente installato

negli impianti idrici pre-esistenti.

Svantaggi: L’irraggiamento UV è efficace se lo spes-

sore del fluido è limitato e se l’acqua è scarsamente

torbida.

› Iperclorazione shock

Vantaggi: L’iperclorazione shock è un trattamento

disinfettante forte.

Svantaggi: È una modalità di disinfezione sistemica

ma temporanea

› Iperclorazione continua

Vantaggi: L’iperclorazione continua è una modalità

di disinfezione generale che garantisce una concen-

trazione residua del disinfettante in tutto il sistema di

distribuzione dell’acqua in modo da minimizzare la

colonizzazione da Legionella nei punti distali.

Svantaggi: Il cloro è corrosivo e può provocare danni

alle tubature. È inoltre necessario interdire l’uso po-

tabile dell’acqua calda sanitaria (in particolare nella

preparazione di cibi e bevande calde), informando al

contempo l’utenza.

› Disinfezione con biossido di cloro

Il biossido di cloro è stato utilizzato con successo

in acquedottistica e successivamente applicato nel

controllo della contaminazione da Legionella negli

impianti per la produzione di acqua sanitaria. Rispet-

to al cloro ha il vantaggio di essere più attivo nei con-

fronti del biofilm.

Vantaggi: L’ azione non è influenzata dal pH dell’ac-

qua. Riduce la crescita del biofilm.

Svantaggi: Dà luogo alla formazione di sottoprodotti

inorganici (clorito e clorato) della disinfezione.

› Ozonizzazione

L’ozono è un eccellente biocida in grado di danneg-

giare irreversibilmente il DNA dei microorganismi.

Non mostra effetto residuo, per cui non può essere

impiegato nel trattamento sistemico dell’impianto.

Ha un minimo impatto sul biofilm, produce sottopro-

dotti e, ad alte dosi, può danneggiare le condutture.

La sua efficacia risulta moderatamente influenzata

dal pH e dalla temperatura dell’acqua.

› Ionizzazione rame-argento

Metalli come il rame e l’argento sono noti agenti

battericidi: l’effetto è dovuto principalmente alla loro

azione sulla parete cellulare del microrganismo, che

comporta una distorsione della permeabilità cellu-

lare.

Vantaggi: Il metodo è di facile applicazione e non

è influenzato dalla temperatura dell’acqua. Inoltre,

a causa dell’accumulo del rame nel biofilm l’effet-

to battericida persiste per alcune settimane dalla

disattivazione del sistema di trattamento riducendo

la possibilità di ricolonizzazione. Ad oggi non è stata

riscontrata la formazione di sottoprodotti di disinfe-

zione.

Svantaggi: Poiché le concentrazioni degli ioni rame

ed argento sono soggette a fluttuazioni, è necessa-

rio controllare sistematicamente il loro valore non-

ché il pH dell’acqua (valore ottimale: 6-8). Sia il cloro

libero residuo che gli inibitori della corrosione pos-

sono alterare la concentrazione degli ioni rame, ri-

ducendone l’efficacia.

Tale tecnica non è adatta al trattamento di reti idri-

che in acciaio inox, acciaio zincato e rame a causa di

fenomeni ossido-riduttivi che si possono innescare

tra le tubazioni ed il disinfettante.

› Disinfezione con perossido di idrogeno

e ioni argento

Il trattamento viene effettuato tramite una soluzione

stabile e concentrata contenente perossido di idro-

geno e ioni argento, sfruttando l’azione battericida

di ciascun componente e la sinergia che tra di loro

si sviluppa. L’impiego di questo disinfettante è re-

lativamente recente e necessita ulteriori conferme

sperimentali.

Vantaggi: L’azione ossidante del perossido di idro-

geno è meno aggressiva di quella esercitata dal

biossido di cloro o dal cloro. Ad oggi non è stata se-

gnalata la formazione di sottoprodotti inorganici ed

organici.

La concentrazione di ioni argento è estremamente

modesta e se ben gestita non determina carichi in-

quinanti.

Svantaggi: Allo stato attuale non esistono ancora

prove esaustive sul comportamento dinamico di tale

disinfettante nel tempo. Poiché le concentrazioni di

perossido di idrogeno e di ioni argento sono sogget-

te a fluttuazioni, è necessario controllare sistemati-

camente il loro valore. Tale tecnica non è adatta al

trattamento di reti idriche in acciaio zincato dal mo-

mento che lo zinco è in grado.

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