Dopo la ratifica del Protocollo di Kyoto, la Commissione Europea ha varato il piano denominato

“20-20-20”, che impone agli Stati membri l’obiettivo di ridurre del 20% i consumi energetici e

di aumentare del 20% la quota di energie rinnovabili entro il 2020.

Al conseguimento di tali risultati è volta la Direttiva 2009/125/CE ErP (Energy related Products),

finalizzata alla limitazione dei consumi, diretti ed indiretti, dei prodotti immessi sui mercati co-

munitari; essa sostituisce la precedente Direttiva 2005/32/CE EuP (Energy-using Products),

che si riferiva ad un numero inferiore di prodotti, in larga misura destinati all’uso privato.

La Direttiva ErP trova applicazione in una serie di Regolamenti che fissano, per ogni tipologia

di prodotto o dispositivo il cui funzionamento implichi un consumo energetico, il limite minimo

di efficienza al di sotto del quale ne è impedita la marcatura CE e, con ciò, l’immissione sui

mercati dei Paesi membri.

Tali Regolamenti hanno valenza di leggi comunitarie; come tali non sono soggetti all’appro-

vazione dei parlamenti nazionali ed il loro rispetto è vincolante nei confronti di eventuali leggi

nazionali discordanti.

Caratteristica comune a tutti i Regolamenti in discussione

è il criterio di applicazione adottato:

per facilitarne il recepimento da parte dei produttori il legislatore ha infatti previsto un percorso

in due tappe, con l’imposizione del target finale di efficienza preceduto, di norma di due anni,

da un obiettivo intermedio di più facile, e meno costoso, raggiungimento.

LINEA IGIENE

Passi concreti

verso il risparmio energetico

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