PREMESSA
Il nome ATEX deriva dalla contrazione delle 2 parole francesi
“ATmosphere EXplosible” e identifica la Direttiva Europea
94/9/CE del 23 marzo 1994, il cui obiettivo è la libera circo-
lazione su tutto il territorio dell'Unione Europea dei prodotti
destinati ad essere utilizzati in atmosfere potenzialmente
esplosive.
In Italia la direttiva è stata recepita con il D.P.R. 23.03.1998,
n. 126 (Gazzetta Ufficiale 4 maggio 1998, n. 101).
Tale Direttiva regola le legislazioni dei vari Stati in merito ai
prodotti elettrici e meccanici destinati ad essere utilizzati in
un'atmosfera che potrebbe diventare esplosiva per la pre-
senza di sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapore,
nebbie o polveri; ad esempio:
- miniere sotterranee,
- stabilimenti petrolchimici,
- impianti di produzione di energia (centrali elettriche),
- stabilimenti per la produzione e stoccaggio di alimenti
(farina, cereali, ecc. ...),
- falegnamerie,
- officine o cabine di verniciatura,
- allevamenti o serre.
La Direttiva ATEX 94/9/CE è diventata obbligatoria il 1 luglio
2003: rientra nelle direttive di nuovo approccio per ciò che
riguarda la marcatura CE e sostituisce le direttive prece-
denti 76/117/CEE, 79/196/CEE e 82/130/CEE.
Si ricorda che:
• Le aree a rischio di esplosione sono quelle in cui
si può formare un'atmosfera esplosiva in quantità tale
da richiedere provvedimenti di sicurezza per tutelare la
salute dei lavoratori.
• Le aree non a rischio di esplosione sono quelle in cui è
previsto il formarsi di un'atmosfera esplosiva in
quantità tale da non richiedere particolari
provvedimenti di protezione.
• Sostanze infiammabili e/o combustibili sono con-
siderate sostanze che possono formare un'atmosfera
esplosiva, a meno che, l'esame delle loro caratteristi-
che, non abbia evidenziato che miscelate con l'aria
possano evitare un'esplosione.
Le atmosfere esplosive si classificano, a seconda della
sostanza che potrebbe scatenare l’esplosione, in:
G = gas
D = polvere (dall’inglese “Dust”)
GD = gas e polvere.
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