LEGIONELLA E

PSEUDOMONAS

UN RISCHIO

SOTTOVALUTATO

Quando si parla di pericoli della doccia, la maggior parte

delle persone probabilmente pensa al rischio di incidenti

dovuti a scivolamenti. Molti non sanno che pericolosi agenti

patogeni si nascondono proprio dove non ci si aspetta altro

che freschezza e pulizia. Con le giuste misure preventive,

installatori, progettisti e utilizzatori degli immobili possono

garantire che la doccia rimanga un assoluto piacere.

La sicurezza dell’acqua potabile inizia da una corretta

progettazione. Perché la doccia resti un piacere

senza pensieri e non diventi un pericolo per la salute,

è necessario prendere precauzioni. L’utilizzatore

dell’impianto di acqua potabile insieme al progettista

e al tecnico specializzato si occuperanno di applicare

le misure richieste. L’acqua potabile non è mai

completamente esente da germi. Tuttavia, possono

verificarsi concentrazioni pericolose per la salute

solo se gli agenti patogeni trovano condizioni di vita

favorevoli. La legionella si moltiplica soprattutto in

acque stagnanti a temperature comprese tra 20 e

50°C. Chiunque viene a contatto con il batterio della

Legionella tramite inalazione di particelle di aerosol

contaminate (per esempio, sotto la doccia o in

prossimità di rubinetti) puo’ infettarsi sviluppando una

grave forma di polmonite nota come “Legionellosi”.

Secondo i dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità,

l’incidenza della Legionellosi in Italia nel 2017 è

risultata pari a 33,2 casi per milione di abitanti, in lieve

incremento rispetto al 2016 (25,1/1.000.000), così

come il numero assoluto di casi.

Questa patologia è soggetta a un sistema speciale

di sorveglianza che raccoglie in un apposito Registro

Nazionale la lista di tutti i casi che sono segnalati.

Inoltre, la Legionella viene citata nel Decreto Legislativo

81/2008 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul

lavoro) come agente biologico del Gruppo 2, ovvero

come agente che può causare malattie in soggetti

umani e costituire un rischio per la salute dei lavoratori.

Ne consegue che è fatto obbligo per i Datori di

Lavoro di valutare il rischio effettivo di esposizione

alla Legionella e di attuare tutte le misure di sicurezza

appropriate per prevenire il problema e proteggere la

salute dei lavoratori. Con una corretta progettazione

e installazione dell’impianto, si può tranquillamente

ridurre questo rischio. Così facendo l’acqua potabile

stagnante viene regolarmente sostituita assicurando

un’igiene impeccabile.

NORME E LEGGI SULLA QUALITÀ DELL’ACQUA

POTABILE E SULLA PREVENZIONE DELLA

LEGIONELLOSI

La garanzia della qualità dell’acqua potabile negli

impianti domestici è oggetto di varie ordinanze, norme

e regolamenti. In Italia è in vigore il Decreto Legislativo

n. 31 del 2 febbraio 2001, e relativi aggiornamenti, a

recepimento della Direttiva Europea 98/83 CE. Inoltre,

sul tema specifico della contaminazione da Legionella

negli impianti, il testo di riferimento è costituito dalle

“Linee guida per la prevenzione e il controllo della

legionellosi”, che riuniscono, aggiornano e integrano

in un unico documento tutte le indicazioni inerenti la

gestione di questo problema. Se vengono rispettate

le prescrizioni contenute nelle leggi, nei regolamenti e

nelle norme tecniche vigenti, sarà possibile soddisfare

i requisiti principali per un’erogazione igienica di acqua

potabile. In tal caso anche i progettisti, gli installatori

idrosanitari e gli utilizzatori opereranno in tutta sicurezza

dal punto di vista legale.

Le «Linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi»

individuano nella corretta progettazione e realizzazione degli impianti uno

dei punti base della prevenzione.

PROGETTARE GLI IMPIANTI SECONDO NORMA

Per garantire il rispetto dei parametri di qualità richiesta dalla legislazione vigente, tutti gli impianti,

inclusi quelli sanitari, devono essere progettati, realizzati e manutenuti secondo la regola dell’arte.

Gli impianti sono eseguiti a regola d’arte quando sono realizzati in conformità alla vigente

normativa e alle norme dell’UNI, o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri

dell’Unione europea.

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PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER GLI IMPIANTI SANITARI:

• UNI EN 806 «Specifiche relative agli impianti all’interno di edifici per il convogliamento di acque

destinate al consumo umano»

• UNI 9182 «Impianti di alimentazione e distribuzione d’acqua fredda e calda - Progettazione,

installazione e collaudo»

• UNI CEN TR 16355 «Raccomandazioni per la prevenzione della crescita della legionella negli

impianti all’interno degli edifici che convogliano acqua per il consumo umano»

• UNI EN 1717 «Protezione dall’inquinamento dell’acqua potabile negli impianti idraulici e requisiti

generali dei dispositivi atti a prevenire l’inquinamento da riflusso»

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Come da D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 art. 5.3 e 6.1

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