Sistemi Geotermici

Il calore della terra

• La terra costituisce una fonte di calore rinnovabile. L’e-

nergia contenuta proviene dal sole e dal calore naturale

della crosta terrestre. Si tratta di energia gratuita dispo-

nibile in grande quantità, che deve solamente essere

trasferita dal terreno alle abitazioni. L’energia geoter-

mica è energia pulita, che rappresenta una risorsa non

solo per l’utente finale ma per l’intero ecosistema.

Come scambiare il calore tra il terreno e la casa

• L’energia geotermica è disponibile ad una temperatura

costante (circa 14°C da 20 a 100 mt di profondità) duran-

te tutto l’anno, ma insufficiente per alimentare l’impianto

di riscaldamento.

• La pompa di calore GEO trasferisce il calore dal terreno,

innalzando la temperatura del fluido termovettore, me-

diante il lavoro del compressore alimentato esclusiva-

mente da energia elettrica.

• Questo processo è particolarmente efficiente; infatti con

1 kW di energia elettrica si producono fino a 5 kW di

energia termica. L’efficienza è inoltre garantita durante

tutto l’arco dell’anno a differenza delle macchine con

scambio sull’aria.

Sonde

Sonde orizzontali

• Questo tipo di sonde necessita di un

interramento a 1 - 1,5 m di profondit

(sempre 20 cm sotto il limite di gelo),

senza piantumare il terreno che deve

essere lasciato a verde.

• Utilizzando sonde in PE (DN 25 o DN 32):

è necessaria in media una superficie di

prato pari a 2,5 – 3 volte l’area netta da

riscaldare.

Indicazioni:

• Ideali terreni umidi e argillosi.

• Non deviare l’acqua piovana tramite drenaggi, per favorire la

rigenerazione del terreno.

• Non asfaltare sopra la superficie del collettore.

• Evitare alberi e cespugli con radici profonde.

• Le tubazioni del circuito devono prevedere una guarnizione re-

sistente alla diffusione del vapore per prevenire la formazione

di condensa ed un deposito di ghiaccio .

• Tramite l’inversione di ciclo, durante il periodo estivo, la

pompa di calore GEO è in grado di raffrescare la casa

cedendo al terreno il calore prelevato dagli ambienti

della casa, pareggiando in questo modo il bilancio ener-

getico.

Come funziona un impianto geotermico

• Il terreno su cui è costruita la casa può costituire una

fonte sufficiente di energia per riscaldare e raffrescare

l’ambiente interno.

• Sono possibili diverse soluzioni d’impianto in grado di

effettuare lo scambio termico tra sorgente sotterranea e

fluido termovettore:

- sonde orizzontali interrate a circa 2 metri

di profondità;

- sonde verticali (80 - 120 m di profondità);

- acqua di falda, di fiume o di lago.

• All’interno delle sonde viene fatto scorrere un fluido ter-

movettore, in genere acqua o una miscela di acqua e

glicole, che permette di trasferire il calore alla pompa di

calore GEO rendendolo disponibile per il riscaldamento,

la climatizzazione e la produzione di acqua calda sani-

taria.

Sonde verticali a circuito chiuso (acqua-gli-

cole)

• Le sonde verticali prevedono una perfora-

zione del diametro di circa 150 mm nella

quale viene posizionato un circuito in tubi

in polietilene (sonda geotermica) fissato

con una miscela bentonitica.

• SondeinPE(DN32perdoppiaUa4tubio

DN 40 per singola U a 2 tubi)

• Si considera mediamente che sia neces-

sario a seconda della qualità del terreno

dai 15 ai 20 m. di sonda per ogni kW termico reso dalla pompa

di calore.

Indicazioni:

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RENDIMENTO

Sottosuolo

Suolo sabbioso, asciutto

Suolo sabbioso, umido

Suolo coesivo, asciutto

Suolo coesivo, umido

Sabbia/ghiaia saturo

Rendimento

[W/m2]

10–15

15–20

20–25

25–30

30–40

RENDIMENTO

Sottosuolo

Sottosuolo cattivo (terreno asciutto)

Roccia o terreno umido

Roccia con alta conducibilità

Ghiaia, sabbia, asciutta

Ghiaia, sabbia, satura

Argilla, limo, umido

Roccia calcarea

Arenaria

Granito

Gneiss

Rendimento

[W/m2]

20

50

70

<20

55-65

30-40

45-60

55-65

55-70

60-70

La profondità della perforazione varia da 80 a 120 m. In caso di

maggior fabbisogno è necessario utilizzare più sonde in parallelo.

Nel caso di trivellazioni multiple, mantenere una distanza tra le

varie sonde di almeno 8 - 10 m (reticolo) per evitare interferenze

termiche.

Nella trivellazione di sonde verticali, prevedere sempre un’ade-

guata distanza dalle fondamenta degli edifici allo scopo di evi-

tare cedimenti o “stiramenti” termici del terreno. Si raccomanda di

consultare un geologo.