Sistemi Geotermici

Pozzi con acqua di falda

La presenza in prossimità di un bacino idrico o di una

falda sotterranea permette di operare lo scambio

di calore in maniera diretta. L’acqua prelevata viene

reimmessa attraverso un secondo pozzo, dopo aver

effettuato lo scambio termico con la pompa di calore.

Si considera una portata di spillamento disponibile di

4 l/min/kW di potenza dell’impianto geotermico (in

riscaldamento).

Indicazioni:

• L’utilizzo di una falda freatica è sottoposto all’au-

torizzazione obbligatoria della Provincia compe-

tente.

• La temperatura minima dell’acqua non deve mai

scendere sotto i 7°C e la massima non deve supe-

rare i 20°C.

• La qualità dell’acqua deve rispettare le proprietà

chimico-fisiche definite nel quaderno tecnico. Al-

trimenti è necessario interporre uno scambiatore

esterno a piastre ispezionabile tra la pompa di ca-

lore ed il circuito dell’acqua di pozzo.

• È necessario misurare il livello della falda intercet-

tata, effettuando uno spillamento in continuo per

24-48h e verificando che dopo questo periodo il

livello della falda non si sia abbassato (altrimenti si

dovrà cercare una falda più profonda o più gran-

de).

• Deve inoltre essere assicurata una distanza mi-

nima di 10-15 m tra il pozzo pescante e quello

di drenaggio, per non rischiare un “corto circuito

idraulico” sotterraneo (a meno che non si reimmet-

ta l’acqua in una falda a livello diverso dalla falda

di pescaggio).

Impianti di riscaldamento

Le pompe di calore geotermiche sono sistemi evo-

luti, il loro funzionamento è ottimizzato se in abbina-

mento ad impianti/edifici energicamente efficienti,

come per impianti di distribuzione a bassa-media

temperatura ed involucri edilizi di alta classe di isola-

mento. Occorre tener conto inoltre delle temperature

di funzionamento: il limite economico di convenien-

za nell’utilizzo di una pompa di calore geotermica si

colloca intorno ai 50°C in produzione di acqua calda

sanitaria e 35-40°C per l’impianto di riscaldamento.

Per questi motivi, l’impiantistica-tipo da prevedersi a

valle di un sistema geotermico (salvo che per l’utiliz-

zo di termoarredo o radiatori nei bagni) può essere:

• un impianto di riscaldamento a pavimento radian-

te a bassa temperatura

• un impianto di riscaldamento a parete radiante a

bassa temperatura

• un impianto di riscaldamento a soffitto radiante a

bassa temperatura

• un impianto di riscaldamento a piastre radianti a

bassa temperatura (es. in sostituzione di vecchi

termosifoni)

• un impianto di riscaldamento con sistemi convet-

tivi a media temperatura (es. in sostituzione di vec-

chi termosifoni)

• un impianto di riscaldamento a fan coil a media

temperatura (es. in sostituzione di vecchi termo-

sifoni)

• termoarredi sovradimensionati nei bagni con resi-

stenza elettrica ausiliaria, oppure con spillamento

in serie dal circuito primario dei bollitori.

Nel caso in cui si progettino zone sull’impianto ra-

diante (a pavimento o a parete), ovvero nel caso in

cui l’impianto di riscaldamento non abbia un conte-

nuto d’acqua/un’inerzia termica sufficiente, dovrà es-

sere previsto un disgiuntore idraulico o un accumulo

termico al fine di garantire un’adeguata circolazione

di acqua nella pompa geotermica, per un regolare

funzionamento.

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