Focus: Analisi storica delle caratteristiche energetiche degli edifici

Prima di proseguire è opportuno osservare dal punto di vista storico le caratteristiche energetiche più salienti dei componenti costruttivi utilizzati nel tempo. Facendo

riferimento agli edifici di tipo residenziale riportiamo di seguito l’evoluzione dei valori termici delle superfici opache e trasparenti e l’evoluzione dei fabbisogni di

energia per il riscaldamento invernale, utilizzando l’unità di misura impiegata anche nella documentazione relativa alla Certificazione Energetica: il [kWh/(m

2

a)].

Quanto sopra ci porta inevitabilmente a considerare come il patrimonio edilizio esistente sia fortemente energivoro (in media oltre 200 [kWh/(m

2

a)]).

Evoluzione nel tempo delle trasmittanze

delle superfici opache

Periodo considerato

Trasmittanza tipica

dei muri

Prima degli anni ‘70

1,6÷2,2 [W/(m

2

K)]

Anni ‘70

1,0÷1,2 [W/(m

2

K)]

Anni ‘80

0,8÷1,0 [W/(m

2

K)]

Anni ‘90

0,5÷0,8 [W/(m

2

K)]

Anni 2000

0,3÷0,6 [W/(m

2

K)]

Evoluzione nel tempo delle trasmittanze

delle superfici trasparenti

Periodo considerato

Trasmittanza tipica

dei serramenti

Prima degli anni ‘70

5,5÷6,0 [W/(m

2

K)]

Anni ‘70

5,0÷5,5 [W/(m

2

K)]

Anni ‘80 3,0÷3,4 [W/(m

2

K)]

Anni ‘90

2,0÷2,8 [W/(m

2

K)]

Anni 2000 1,3÷1,9 [W/(m

2

K)]

Evoluzione nel tempo del fabbisogno di

energia termica per il riscaldamento invernale

Prima degli anni ‘70

>>200 [kWh/(m

2

a)]

Anni ‘70

150÷200[kWh/(m

2

a)]

Anni ‘80

120÷160[kWh/(m

2

a)]

Anni ‘90

90÷120[kWh/(m

2

a)]

Anni 2000

70÷100 [kWh/(m

2

a)]

Anni 2000

0,3÷0,6 [W/(m

2

K)]

1. Cos’è l’edificio di riferimento?

L’edificio di riferimento è un edificio avente

le medesime caratteristiche geometriche e

dimensionali di quello in analisi, caratterizzato per

da elementi costitutivi con proprietà energetiche

limite fissate.

Questo significa:

• Trasmittanze limite imposte

• Efficienza degli impianti minima imposta

Nelle tabelle sottostanti, sono riportati i dati di

riferimento. Esse dimostrano come i limiti siano

diventati particolarmente restrittivi e come i

valori previsti per gli interventi di riqualificazione

energetica potranno generare impedimenti di ordine

pratico costringendo a compromessi al ribasso.

Involucro edilizio: muri

Involucro edilizio: coperture

Involucro edilizio: solai

Involucro edilizio:

infissi (trasmittanze)

Involucro

edilizio: infissi

(fattore solare)

Trasmittanza strutture verticali

opache [W/m

2

K]

Trasmittanza strutture orizzontali o

inclinate di copertura [W/m

2

K]

Trasmittanza strutture orizzontali di

pavimento [W/m

2

K]

Trasmittanza chiusure tecniche

trasparenti e opache e dei cassonetti

compresi infissi [W/m

2

K]

Fattore di

trasmissione

solare totale

ggl+sh

verso l'esterno, ambienti non riscaldati

o contro terreno

verso l’esterno, ambienti non

riscaldati o contro terreno

verso l’esterno, ambienti non

riscaldati o contro terreno

verso l’esterno e ambienti

non riscaldati

EDIFICIO DI

RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL.

ENERGETICA

EDIFICIO DI

RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL.

ENERGETICA

EDIFICIO DI

RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL.

ENERGETICA

EDIFICIO DI

RIFERIMENTO

VALORI RIQUAL.

ENERGETICA

EDIFICIO DI

RIFERIMENTO

Zona

climatica

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

2015

2019/

2021

A eB

0,45

0,43

0,45

0,40

0,38

0,35

0,34

0,32

0,46

0,44 0,48

0,42

3,2

3,0 3,2

3,0 0,35

0,35

C

0,38

0,34 0,40

0,36

0,36

0,33 0,34

0,32

0,40 0,38 0,42 0,38

2,4 2,2 2,4

2,0 0,35 0,35

D

0,34

0,29

0,36

0,32

0,30

0,26

0,28

0,26

0,32

0,29 0,36

0,32

2,0

1,8 2,1

1,8 0,35

0,35

E

0,30

0,26

0,30

0,28

0,25

0,22

0,26

0,24

0,30

0,26 0,31

0,29

1,8

1,4 1,9

1,4 0,35

0,35

F

0,28

0,24 0,28

0,26

0,23

0,20 0,24

0,22

0,28 0,24 0,30 0,28

1,5 1,1 1,7

1,0 0,35 0,35

Il D.M. 26 Giugno 2015 fissa i valori di ef

ficienza

degli impianti osservabili nelle tabelle:

stagione estiva. La sfida sul piano tecnologico è

assai stimolante e profila all’orizzonte un panorama

dominato da generatori di calore alimentati da

biomassa, dall’approvvigionamento dell’energia

da captazione fotovoltaica e dalle pompe di

calore, generatori estremamente efficienti in

grado di sfruttare l’energia rinnovabile (dall’aria,

dall’acqua, dal terreno) per soddisfare la maggior

parte delle necessità.

3. Near Zero Energy Building

È noto da tempo che in Italia le costruzioni, a far

data dal 1° Gennaio 2021 (per gli edifici pubblici si

anticipa al 1° Gennaio 2019), dovranno essere del

tipo “nZEB” (a energia quasi zero).

Secondo il D.M. del 26 giugno 2015, un edificio

per poter essere classificato ”a energia quasi zero”

deve rispondere a due principali requisiti:

a) L’immobile deve avere un fabbisogno di energia

(che si esprime in termini di “energia primaria”)

molto basso, inferiore agli standard dell’edificio di

riferimento

b) Questo fabbisogno dovrà essere soddisfatto per

una parte rilevante (oggi almeno per il 50%) da

Fonti di Energia Rinnovabile (FER).

In diverse regioni d’Italia, la coscienza e la

conoscenza sulla realtà degli edifici a energia quasi

zero stanno crescendo tra gli operatori del settore.

Rendimento dei sottosistemi

(distribuzione, regolazione, emissione)

Riscaldam. Raffresc. ACS

Distribuzione Idronica

0,81 0,81

0,70

Distribuzione Aeraulica

0,83 0,83

-

Distribuzione Mista 0,82 0,82 -

Rendimento dei sottosistemi di generazione

Riscaldam. Raffresc.

ACS

Generatore a

combustione liquido

0,82 0,80

Generatore a

combustione gassoso

0,95

0,85

Generatore a

combustione solido

0,72 0,70

Generatore a

biomassa solida

0,72

0,65

Generatore a

biomassa liquida

0,82 0,75

Pompa di calore a

compressione elettrica

3,0 2,5*

2,5

Macchina frigorifera a

compressione elettrica

2,5*

Pompa di calore ad

assorbimento

1,30 2,5*

1,10

Pompa di calore a

compressione

(motore endotermico)

1,15 1,05

Macchina frigorifera a

fiamma indiretta

0,90

N.B.: Rendimenti comprensivi dei consumi di energia elettrica

ausiliaria (P ausiliari = 0).

Una fonte energetica può essere riconosciuta come

“rinnovabile” quando il suo impiego avviene in

un tempo confrontabile con quello necessario per

il suo ripristino. Le fonti energetiche rinnovabili

(FER) comunemente note sono: il sole, il vento,

l’acqua, le risorse geotermiche, le maree ed il

moto ondoso. A questo ventaglio si aggiungono

le biomasse (es. il legno) solo se gestite in modo

appropriato, vale a dire facendo sì che il loro

tempo di impiego risulti compatibile con quello

della loro rigenerazione.

L’utilizzo di FER è il punto cardinale per

rispondere alle crescenti esigenze di risparmio

energetico e l’uso razionale dell’energia. Il primo

intervento è, infatti, quello di contenere i consumi

aumento l’efficienza dei dispositivi che producono

energia e in un secondo momento è importante

selezionare la fonte energetica con cui alimentare

questi apparati.

In virtù delle prescrizioni dettate dal nuovo D.M.

26 Giugno 2015, i nuovi edifici avranno fabbisogni

energetici decisamente contenuti, ma una parte

rilevante di questi dovrà essere garantita da Fonti

di Energia Rinnovabile (FER). Se da un lato

questo è relativamente semplice da ottenere per il

fabbisogno invernale, altra cosa è garantirlo per la

-2 -

2. L’uso di Fonti di Energia Rinnovabile

nell’edilizia